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Come PerDonare

Come PerDonare

Come PerDonare

Per Donare a chi o cosa esattamente? Quando si “dona” qualcosa a qualcuno dovrebbe essere un atto che è stato sollecitato dall’impulso del cuore, inaspettato, intuitivo, non necessariamente marcato nel calendario. Dovrebbe essere un gesto simbolico di gratitudine di  riconoscenza, di apprezzamento, incondizionato e senza rimpianti. Altrettanto dicasi per  il Perdono, che non è una prassi mentale per diventare più “buoni” o brillare d’orgoglio….ma deve sentirsi in tutte le fibre del corpo, a partire dal cuore sino a toccare le profondità della propria Anima.

Il Perdono è un Dono Divino per guarire la propria Anima, è un Dono Per Te, utilizza il Tuo Dono. – Freespirit –

Il perdono, quello vero intendo, deve sconvolgerti, deve rivoluzionarti, deve essere pieno di compassione, ma soprattutto non si può Perdonare senza aver prima pienamente compreso cosa e chi stiamo veramente perdonando. Il perdono, anche quando viene fatto con sincero intento e comprensione nei confronti della parte da perdonare, non sempre viene assimilato nella sua profondità e nel suo reale utilizzo. Molte popolari dottrine non approfondiscono a dovere le dinamiche coinvolte nell’atto del perdono o le trattano in maniera superficiale, per questo il perdonare Autentico è più difficile ma Sublime di quanto possiamo immaginare.

Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno! – Gesù il Cristo –

Perdonare include l’avere compreso a fondo perchè è importante perdonare, la chiave di comprensione e insita nella sincera Compassione, senza la compassione o una chiara veduta delle dinamiche coinvolte, non possiamo cogliere il messaggio allegato alla causa dell’evento e non comprenderemo neppure il “messaggero” da perdonare. Complicato? Mi spiego meglio, quando perdoniamo dobbiamo comprendere che la causa proviene sempre e solo da noi stessi.

Perdona, non perché loro meritano il perdono, ma perché Tu meriti la pace. – Gautama Buddha –

Quando perdoniamo gli “Altri” in realtà stiamo perdonando una parte incompresa di noi, la quale si manifesta attraverso degli eventi esterni (di solito poco gradevoli) proprio per indicarci una parte oscura del nostro inconscio da far evolvere, è un procedimento che si attiene a precise leggi Divine, esistenti per poter rilevare e far luce nei nostri oscuri ed inesplorati meandri della mente, altrimenti difficilmente individuabili.

Colui che vede in se stesso tutte le cose è al tempo stesso tutte le cose. – Giordano Bruno –

Sono consapevole che molti di noi sono super convinti che in certe situazioni, e guarda caso, proprio in quelle più fastidiose ed insopportabili, siano stati decisamente “gli altri” a causarle. Certe nefandezze, certi comportamenti malevoli, non potrebbero Mai e poi Mai essere la proiezione esterna del nostro inconscio, anche se poi in realtà non abbiamo mai cercato cosa si nasconda realmente nelle profondità del nostro inconscio! Erroneamente pensiamo che se noi perdoniamo qualcuno, sarà solo perché siamo noi ad aver “ragione”, in fondo siamo noi la parte offesa. Sguazziamo così nella nostra convinzione di “persone benevole” magari sostenuti per il fatto che frequentiamo un corso spirituale o la messa la domenica, che saranno senza dubbio importanti, ma spesso scalfiscono solo la superficie di alcune tematiche, lasciandoci crogiolare nell’illusione di un superficiale perbenismo.

Prima del giudizio esamina te stesso, così al momento del verdetto troverai perdono. – Siracide –

La causa invece, proviene Sempre e Solo da Noi, infatti sarebbe opportuno iniziare col perdonare Se Stessi, cioè iniziando dall’origine di tutte le cause, Noi! Perdonare se stessi implica comprendere che se non siamo in “sintonia o allineati” con frequenze energetiche superiori, cioè di Pace Interiore, Benevolenza Amore Incondizionato e Benessere. Quindi questa Respons-Abilità è solo ed esclusivamente NOSTRA, anche se questo non  piacerà affatto al nostro amato ego. Ci rifiuteremo di comprendere solo perché non ricordiamo le origini di tali deragliamenti interiori, e per questa ragione ci de-responsabilizziamo facilmente da tutto ciò che ci provoca o ci viene inferto, ma ogni manifestazione ha una sua ragione di esistere per causa-effetto.

Non badare ai torti altrui, non a ciò che altri avrebbe dovuto fare o non fare: osserva piuttosto ciò che tu hai fatto o non fatto. – Gautama Buddha –

Qualsiasi lato oscuro proiettiamo fuori nel mondo attraverso la nostra individuale coscienza, attrarrà le persone e le circostanze adeguate per farcelo notare, e questa dovrebbe essere considerata una Grazia e non una Dis-grazia! Perchè ci permette di vedere il riflesso oscuro interiore e comprendendolo capiremo cosa occorre cambiare in noi affinchè non si perpetuino simili e sgradevoli situazioni in futuro. Perdonando/ci senza emettere alcun giudizio, sciogliamo le nostre distorsioni mentali che noi stessi abbiamo accolto inconsciamente in periodi di debolezza mentale (infanzia) o per ignoranza (paura). Noi e solo Noi, per qualsiasi ragionevole causa o necessità abbiamo concesso il permesso di farci manipolare da queste distorsioni , e per questo ci dovremmo Redimere Perdonando in primo luogo noi stessi, la causa.

I fontanieri incanalano l’acqua, gli armaioli piegano i dardi, i falegnami piegano il legno, i Saggi piegano se stessi.  – Gautama Buddha –

Iniziando questo processo introspettivo non vorrà dire che non ci accadrà più nulla, o che il giorno seguente tutti ci tratteranno con amore e rispetto, perchè occorre lavorare quotidianamente sugli eventi che vediamo riflessi, senza calcoli o aspettative, è necessario aver costanza, determinazione e forza d’animo. Possiamo iniziare con piccole cose, se possibile prestando attenzione proprio mentre ci accadono, e se momentaneamente ci sfuggono perchè si è innescato l’emotivo-automatico, possiamo anche rifletterci dopo aver sbollito la rabbia oppure a fine giornata con un esame introspettivo. Il momento migliore per metabolizzare i nostri “Processi Tossici” è senza dubbio quando riusciamo a coglierci in flagrante, prima che si degeneri in un’interminabile chiacchiera emotivo-mentale. Più saggio sarebbe domandarsi sinceramente, senza alcun giudizio, quale sia la causa interiore che ha attratto quel comportamento manifestandosi esteriormente, scavando in profondità troveremo le risposte.

Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano. – Mt 5,38-48 –

Si può anche arrivare a perdonare  “gli altri” perchè nulla vieta a qualcuno di agire con un comportamento scorretto nei nostri confronti, il Libero Arbitrio vale sempre e ognuno sarà responsabile delle conseguenze. Il perdono degli “altri” però si può attuare solo quando avremmo Sinceramente Prima  trasceso Tutti i nostri lati oscuri, ovvero quando avremmo fatto un lavoro certosino edificando la nostra Anima e sciogliendo i nostri ego. Ma in questo caso saremo già in uno stato Compassionevole nei confronti altrui, e quindi saremo esenti da qualsiasi nostra re-azione automatica negativa, non perchè ignoriamo l’offesa da “pseudo buonisti convinti” ma perchè nulla di irritante troverà riscontro in noi. Se in noi Non “vibrano” Più determinate “frequenze negative” non potremmo di certo sintonizzarci ed attrarne altre simili in alcun modo. Saremo in Pace con noi stessi e con l’intero Universo e Nulla potrà più veramente perturbare o scalfire la nostra Mente, essendo la nostra mente  Oltre la Dualità. 

Tra chi vince in battaglia mille volte mille nemici e chi soltanto vince se stesso, costui è il migliore dei vincitori di ogni battaglia.  – Siddhārtha Gautama –

Perdonando gli altri, potremmo approfittare dell’occasione invece, per Essere un’Esempio Pratico di Compassione e Comprensione nei confronti di chi ancora è nel Suo specifico percorso di miglioramento, ed ha scelto la Via più tortuosa e sofferente continuando ad ascoltare l’ego ma dimenticando il sussurro benevolo della sua Anima. In ogni caso Perdonare è un Dono Divino e dovremmo di fatto essere grati a chi ci aiuta partecipando alla nostra crescita manifestandosi attraverso comportamenti ostili e negativi. Attenti però, questo atteggiamento è solo per i coraggiosi Guerrieri di Pace e non per chi fugge temporaneamente dall’affrontare la propria “guerra interiore”.

Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo. – Ghandi –

 

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