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Avere o Essere Anima

Avere o Essere Anima

Avere o Essere Anima

A tutti coloro che pensano di Non avere un’anima e credono quindi nella mortalità del corpo come il passaggio ultimo e definitivo in questa esistenza, il dilemma non li sfiorerà minimamente. Chi invece si è fatto un’idea seppur vaga dell’esistenza dell’Anima e quindi dell’immortalità della stessa, probabilmente si starà compiacendo dal fatto che la “Vita Continua” anche dopo la morte fisica ragion per cui ci si può anche rilassare e gongolarsi nella beatitudine di tale consapevolezza. Mi Spiace rovinare a quest’ultimi il loro idilliaco sogno ma tra l’Avere l’Anima e Sentirsi Anima c’è un’abissale differenza e purtroppo questa differenza sfugge persino a chi predica da altolocati ranghi religiosi… anzi, forse a loro anche di più!

L’anima è come un seme che deve germogliare e  svilupparsi… può essere acquisita soltanto nel corso della vita; non solo, ma è un gran lusso, riservato a pochissimi uomini. La maggior parte della gente trascorre tutta la vita senz’anima, senza padrone interiore. Per la vita ordinaria, l’anima non è affatto necessaria. – Gurdjieff –

So bene di toccare un “nervo spirituale” scoperto a tutte quelle persone che in Buona Fede e con buoni intenti seguono una qualsiasi religione o gruppo spirituale da anni o decenni, e non vi è alcun giudizio a riguardo, ma solo  dei dati di fatto visti secondo la mia personale esperienza e prospettiva. D’altronde coloro che si sentono offesi o turbati dalle mie dichiarazioni sulle religioni o su alcuni personaggi religiosi popolari, sappiano che la causa è solo dovuta dal fatto che non hanno ovviamente ancora acquisito un rapporto intimo con la loro Anima. Diversamente chi è Anima non avrebbe alcuna reazione ego/emotiva o attaccamento da difendere, ma avrebbe solo comprensione e compassione per chi vive ancora nella falsa illusione di Essere Anima seguendo ciecamente dottrine preconfezionate.

Un’anima assolutamente priva di pensieri e di emozioni  Nemmeno la tigre trova posto per i feroci artigli.  – Poesia Taoista –

Come si può quindi sapere se stiamo vivendo secondo i canoni della nostra Anima Impersonandola e non stiamo invece fantasticando all’interno di un riflesso dell’ego esaltato e ampliato magari da un “buonismo” New Age o da dogmi religiosi ingurgitati senza essere stati neppure masticati, gustati e soprattutto digeriti? Esternamente nulla è visibile, ed anche la persona più “buona e pia” agli occhi delle masse potrebbe essere ancora lontana dal reale allineamento con la propria Anima. L’effetto placebo di molte religioni favoriscono il compito di aggirare l’ostacolo principale (trascendere l’ego/conoscere se stessi) e non riescono a spiegare o applicare in senso pratico le Leggi  e le dinamiche Universali fondamentali per lo sviluppo della coscienza individuale e quindi della costruzione Reale dell’Anima.

Rimanere fedele alle verità che il cuore e l’anima ti stanno dicendo potrebbe non convenirti, in questo mondo così formale e cerimonioso. Ma se hai il coraggio di ascoltarli troverai qualcosa di intimamente molto prezioso. Verità e convenienza non sono mai andate molto d’accordo. Abbi fiducia nel tuo coraggio. – Osho –

Infatti Avere l’Anima e NON Sentirla e quasi come non averla. L’Anima, la parte eterna del nostro essere ha la necessità di trascendere l’Ego attraverso tutte le occasioni che la vita stessa ci propone per riflesso, ovvero quelle manifestazioni “negative” che pensiamo ci accadano per Puro Caso.  E’ assolutamente indispensabile passare attraverso i nostri inferi e trascendere Tutti i nostri traumi sepolti nell’inconscio, così come è indispensabile la revisione complessiva delle nostre definizioni, credenze e condizionamenti del subconscio, avendo così infine ottenuto il completo controllo dei pensieri e della mente, ovvero il Vuoto e la Libertà. Senza intraprendere e completare questo “Lavoro Interiore” nessuno può allinearsi alla propria Anima, e resterà rinchiuso nel cerchio illusorio che Avere un’Anima è il solo requisito per essere eventualmente “Salvati”…nulla di più inverosimile, anche se è una rispettabile scelta.

Nutrite l’anima perché la fame la trasforma in una belva che divora cose che non tollera e da cui resta avvelenata. Amici miei, saggio è nutrire l’anima, per non allevarvi draghi e diavoli in seno. – Carl Gustav Jung –

Essere Anima significa essere liberi dagli Attaccamenti sentimentali e materiali, Liberi da qualsiasi Giudizio, incluso quello nei nostri stessi confronti. Essere Anima è sentire un’Amore Incondizionato per tutti gli esseri viventi comprendendo e rispettando con compassione anche i percorsi o le azioni più violente, tortuose o sofferenti di altri simili, perchè si ha la consapevolezza della scelta ed il rispetto dell’individuale  percorso altrui. Essere Anima NON è solo essere altruisti partecipando a volontariati o donazioni, magari annunciate da pubblicità strappalacrime, perchè nonostante il buon intento si cercherà di camuffare la ricerca personale, con atti di certo lodevoli, ma che trascurano il proprio percorso e l’evoluzione collettiva.  Tanto meno sarà d’aiuto seguire maestri spirituali che non hanno loro stessi raggiunto la propria Anima, i quali di solito ripetono come pappagalli dogmi e cerimonie per “Timor di Dio” o “Gratitudine Remissiva” invece di trovare il coraggio di cercare Dio/Divinità in se stessi in primis e poi eventualmente trasmettere tale bellezza e forza d’Animo agli altri, attraverso l’esempio personale.

Per l’ozioso l’anima è un miraggio, Essa è un lusso per colui che si compiace nella sofferenza, Essa è il sigillo della personalità, Essa è la Via, Essa è il legame con l’Autore ed il Creatore. – Gurdjieff –

Se chi segue una qualsiasi religione (o chi ne sta a capo) avesse fatto un “lavoro interiore” confrontandosi giornalmente con le proprie reazioni automatiche e i propri ego, saprebbe con certezza che Dio o il diavolo non fanno paura (in quanto creati entrambi dall’Uno) e che l’essenza di Dio/Coscienza Universale è riflessa nell’anima di tutti noi indistintamente, senza gerarchie o istituzioni di alcun tipo, ma solo differenti percorsi. Ognuno di noi è responsabile del proprio percorso e dovrebbe quindi lavorare su se stesso, o meglio sulla costruzione della Propria Anima. La quale necessita di comprendere e assimilare specifiche esperienze e lo fa attraversando i propri inferi, trasmutando i lati oscuri in Luce, sia per obiettivi individuali, sia a vantaggio di tutta l’umanità. Senza questo “Lavoro/Ricerca Interiore” sarà di poca utilità partecipare a qualsiasi cerimonie, gruppi di preghiera, o raduni new age, specie se in veste di Capo Gruppo! E sarà ancor meno utile illudersi che arrivi il “salvatore” che libera tutti (come a nascondino) liberandoci da chissà quale peccato…perchè saremo ancora una volta dentro una trappola spirituale,  ingenuamente sottomessi da chi impedisce a se stesso e agli altri il vero sviluppo della Coscienza.

A che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua? – Gesù –

Essere Anima non necessita una vita di isolamento o distaccamento dalle normali funzioni sociali (salvo casi eccezionali), non è buon esercizio eludere la pienezza della vita segregandosi in gruppi omologati da sistemi e gerarchie soffocando così l’essenza e esperienza  dell’anima. Rendersi impermeabili alle avversità della vita è un’altra scusa per Non affrontare i propri demoni/ego interiori, e nonostante le preghiere i mantra o le meditazioni conseguite per anni e anni, difficilmente si completerà il percorso spirituale (risveglio/essere anima) attraverso un gruppo religioso, proprio a causa dei dogmi umani che ne ostacolano tale libertà. Inoltre i monaci/suore che forzano. oltre ad una vita regolare, anche una castità contro-natura, rischiano problemi di salute e di personalità che si trasformano inconsapevolmente in bisogno di dominio/potere o chissà cos’altro. Molte delle deviazioni sessuali da parte di alcuni Religiosi infatti sono causati dalla mancata trasmutazione delle energie sessuali, che senza adeguate tecniche atte a convogliare tali energie verso determinati ” Chakra/Vortici Energetici ” trovano talvolta “sfogo” in vie perverse come pedofilia o altro.

L’unica maniera di conoscere e trasformarsi in Dio è vivere ed abbracciare pienamente la Vita, sperimentare tutte le situazioni, sentire tutte le emozioni, realizzare ogni atto, sia sublimi o miserabile, affinché la Tua Anima possieda la saggezza di Tutta la Vita dentro sé. – Ramtha –

Come si può comprendere, Essere Anima non è poi così scontato, non esiste omologazione collettiva solo partecipando a certe cerimonie o rituali di cui si scimmiottano solo i gesti e si dimentica o si fraintende la reale origine di tali rituali. NON è associandosi ad un franchising spirituale  o ad un popolare gruppo religioso che ci si Allinea veramente alla propria Anima, quello semmai è solo uno “scalino”. Perchè Essere Anima è uno Stile di Vita, è come vivere in uno stato d’essere che è in sintonia Archetipale del Cristo del Buddha o simili, che hanno indicato e insegnato “la Via” secondo i Principi Cosmici e le Leggi Universali. Ripeto… hanno “Indicato” il percorso, spetta però ad ognuno di noi incamminarsi verso l’introspezione dell’Essere, inutile continuare a venerare il “dito” o colui che indicava la strada come pecore paurose e riverenti….più saggio sarebbe invece sperimentare la Via in prima persona e solo dopo, per individuale ed unica esperienza vissuta, indicare o aiutare altri viandanti esploratori che come noi mostrano l’intento di dirigersi verso la scalata della più alta vetta spirituale…Se stessi e quindi La Conoscenza ed il Contatto con la propria Anima.

È per questo motivo che io ho portato i misteri nel mondo: essi sciolgono tutti i vincoli e tutti i sigilli dello spirito di opposizione che avvincono l’anima; essi rendono libera l’anima, la svincolano dai suoi genitori, gli arconti, la trasformano in luce genuina; essi la conducono su nel regno di suo padre, della prima uscita, del primo mistero, per sempre. È per questo che, una volta, vi dissi: «Colui che non abbandona il padre e la madre, e poi viene e mi segue, non è degno di me». In quel tempo, dunque, vi dissi: «Dovete abbandonare i vostri genitori, gli arconti, affinché io vi renda figli del primo mistero, per sempre. – Pistis Sofia –

 

 

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